Una foto scattata da un satellite Nasa e pubblicata a fine dicembre mostra l’area del Bacino Padano: è una delle più inquinate d’Europa. Di fronte a questa situazione ritengo che ogni progetto finalizzato a diminuire le emissioni di gas serra nell’atmosfera dovrebbe diventare una priorità. In Veneto, il progetto di Metropolitana di Superficie, SFMR, resta una delle risposte più efficaci alla necessità di miglioramento dell’ambiente perché prevede il potenziamento del trasporto ferroviario utlile ai pendolari, studenti e lavoratori, nel fitto tessuto urbano ed economico della nostra Regione. Significa sottrarre il 20% del traffico alle nostre strade, e non è poco! Ebbene, l’SFMR si è fermato 2 anni fa al primo stralcio, Venezia-Padova-Castelfranco, e leggiamo che fra i tanti miliardi del Recovery Plan non c’è alcuna previsione di rifinanziamento. Nel nord-est, Trento ottiene la circonvallazione ferroviaria della città e di Rovereto, ci sono i soldi per la Tav, ma la Metropolitana di Superficie è sparita. Se non si approfitta di questa grande opportunità ora, si ignora uno dei temi che si sono imposti con più forza all’attenzione in questi anni: la tutela dell’ambiente. Il miglioramento della qualità dell’aria passa anche attraverso questo progetto che per fortuna esiste e può essere finanziato per stralci, come previsto fin dal suo avvio, nel 2001. Confidiamo che i parlamentari del Veneto e il suo Presidente si facciano sentire.