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NOI LA
CIVICA

La crisi più pazza del mondo

La crisi più pazza del mondo, qualche riflessione.

Il Sindaco di Castelfranco sabato 24 giugno “spara” a palle incatenate:

su tre Consiglieri, rei di essere passati dalla Lega al Gruppo misto, ma comunque allineati con la maggioranza nelle votazioni in Consiglio Comunale;

sui suoi Assessori, rei di lavorare poco o niente e di portarsi a casa – senza farsi problemi – il loro “stipendio” da Amministratori;

sulla scelta regionale, leggi “Zaia”, di avallare un centro per il cambio di sesso nella nostra regione;

sulla politica nazionale, leggi “Salvini”, che guarda al Ponte sullo Stretto di Messina o alle tematiche “lgbt”, dimenticando l’autonomia e il nord.

Dopodichè, il giorno successivo, dichiara di essere disposto a ritirare le sue dimissioni a condizione che i 3 consiglieri incriminati le diano loro, le dimissioni! Nessun cenno ad assessori, cambi di sesso o ponti sullo stretto.

E qui i conti non tornano: perché i tre consiglieri che da nove mesi sono nel gruppo misto dovrebbero proprio ora dare le dimissioni? Aveva chiesto loro questa cosa prima di scrivere il suo post sugli incubi? Cioè, loro ne sapevano qualcosa?

Il sindaco non può far dimettere i Consiglieri, non ha questo potere (che veniva peraltro esercitato con le incursioni squadriste nell’imminenza del ventennio): però può togliere le deleghe ai suoi Assessori che automaticamente sarebbero fuori e verrebbero sostituiti dal sindaco con persone di sua fiducia. Perché non ha esercitato questo potere per cominciare a mettere le cose a posto, dal suo punto di vista, ovviamente?

Perché adesso, terzo giorno di crisi, chiede addirittura ai tre consiglieri di presentarsi con lui davanti alle telecamere: a fare che cosa? A spiegare i motivi delle sue dimissioni? A fare politica-spettacolo? O è solo un lancio della palla in tribuna, cosa che abbiamo visto fare più volte quando non si sa come venirne fuori? Non si capisce.

Perché non chiama invece gli Assessori, mai nominati per nome e cognome, a spiegare la situazione?

Finite le accuse ai livelli di governo nazionale e regionale della Lega, ora gli imputati sono solo tre Consiglieri, l’ultimo anello della catena?

Si è forse reso conto che con il suo sfogo ha fatto terra bruciata intorno a sé e si è pentito? Ma le castagne dal fuoco non può chiedere che gliele tolgano gli altri: le accuse a 360° sono state sue e sua è la responsabilità di questa incredibile situazione.  

I cittadini aspettano.

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