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NOI LA
CIVICA

Prevenire e proteggere

Prevenire e proteggere: queste le due linee-guida base per chi ha la responsabilità di amministrare un territorio e di tutelare i cittadini in caso di avversità. E di prevenzione e protezione avremmo avuto massimo bisogno anche la sera del 25 giugno, quando la Città si è trovata ad affrontare – per la seconda volta in poche settimane – un evento meteo che ha interessato Castelfranco con la stessa tragica modalità di un mese prima.

Invece, nessun preavviso: siamo stati colti di sorpresa e, poco dopo le 20, raffiche di vento e pioggia intensa si sono rovesciati sul territorio comunale. Dopo due ore, il livello dell’Avenale era salito fino a esondare, interessando nuovamente le aree di Bella Venezia, quartiere Avenale, borgo Asolo e piazza Giorgione come nell’evento meteo del 16 maggio scorso: e la mancanza di preavviso ha impedito ai residenti di mettere in atto le misure che avrebbero potuto, almeno questa volta, salvarli dagli stessi danni.

Il 12 giugno, in Consiglio Comunale, avevamo già chiesto che fosse messo in campo un adeguato sistema di prevenzione e organizzazione con la Protezione Civile, vista la frequenza di eventi meteo avversi nella nostra area. La risposta, purtroppo, ce l’hanno data gli eventi, non le rassicurazioni e le giustificazioni generiche che avevamo ricevuto. E così, anche stavolta, impreparazione e improvvisazione.

Purtroppo, il disastro di poco più di un mese fa non aveva insegnato niente: Bella Venezia allagata, nessun preavviso di pericolo in via San Pio X verso il centro storico, Piazza Giorgione allagata dal Pavejon all’Albergo Roma e nessuna indicazione. Almeno il 16 maggio all’incrocio con via Romanina c’era una pattuglia con i lampeggianti. Stavolta nessuno nemmeno in piazza: tutto allagato e le auto che “in autogestione” cercavano di trovare uno sbocco percorribile verso la zona a sud del centro cittadino.

Perciò torneremo di nuovo in Consiglio con una interrogazione che metta il Sindaco e l’Amministrazione di fronte a risposte e impegni chiari.

Vogliamo sapere quali iniziative siano state messe in atto per prevenire situazioni come quella che si è nuovamente verificata; se ci sia un protocollo per l’attivazione della Protezione Civile e – qualora esistente – se sia stato rispettato; se la cassa di espansione di Vallà di Riese sia stata messa in funzione tempestivamente e – se sì – perché non ci sia stata l’attesa tutela del territorio; se siano stati previsti nuovi investimenti per la sicurezza idraulica del territorio e se siano state avviate iniziative a favore della popolazione danneggiata dalle esondazioni.

E speriamo che questa volta i nostri Amministratori abbiano capito che bisogna fare tesoro dell’esperienza, soprattutto quando è negativa e porta pericolo, danni e gravi disagi alla popolazione.

(In foto, via Ponchini, Quartiere Avenale, alle 22:30 circa)

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