Ridateci il nostro ospedale, restituiteci i nostri posti letto, restituiteci le nostre terapie intensive.
Su OggiTreviso, quotidiano online, ho letto la testimonianza drammatica dei sanitari dell’ospedale di Montebelluna: da ieri sera al San Valentino non ci sono più posti Covid. E non ci sono più posti nemmeno all’obitorio, le bare vengono spedite alla cappella del cimitero. Come a Bergamo. La pressione è enorme ormai da settimane, medici e infermieri sono stremati anche perché molti sono o a casa in isolamento o ricoverati perché contagiati e chi è rimasto in corsia fa turni anche di 14-16 ore. Questo leggiamo sui social, questo dichiara il sindacato dei medici e questo ci confermano gli operatori a cui si chiedono notizie.
Non c’era bisogno della prova provata per sapere che un solo ospedale non era sufficiente dove ne erano stati previsti due: adesso purtroppo ce l’abbiamo, la prova. Noi residenti dell’ex Ulss 8 stiamo pagando carissima la chiusura dell’ospedale di Castelfranco. Il Servizio Sanitari Nazionale prevede tre posti letto ogni mille abitanti e noi ne abbiamo la metà, 1,7 per la precisione. Così non può funzionare, oggi è purtroppo drammaticamente evidente e la politica deve riparare al danno che ci sta facendo. E non bastano le ordinanze per le mascherine al bar e contro gli assembramenti: ci servono i nostri due ospedali con i nostri medici e le cure cui abbiamo diritto. Le tasse le paghiamo anche noi della destra Piave e non siamo cittadini di serie B.
Restituiteci i nostri posti letto, restituiteci le nostre terapie intensive, aggiungete quelle che servono allo IOV, ma quelle dell’ospedale generalista adesso servono al territorio.
L’architetto Boeri ha creato un bellissimo simbolo per i padiglioni dove si faranno le vaccinazioni, una primula, segno di rinascita e di speranza: ebbene la vogliamo anche noi una primula, però gialla, perché oggi la “primula rossa” ce l’abbiamo già, è il nostro ospedale che è sparito e che non è più stato avvistato. Il compito della politica è creare buone condizioni di vita per i cittadini: ebbene, impegnatevi cari politici che siete al governo della sanità, in Regione come nelle Ulss come nel territorio. Ciò che deve starvi a cuore è la vita dei vostri cittadini, rispettate i nostri diritti all’assistenza e alla cura, solo così avrete compiuto uno dei vostri principali doveri.
Maria Gomierato
Castelfranco Veneto, 14 dicembre 2020