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NOI LA
CIVICA

E’ l’ora di riaprire al pubblico

Passano i giorni, le settimane, i mesi… ma ancora nessun suono di tromba dalla “Casa del Trombetta”, eppure solo qualche mese fa, annunciando la fine dei lavori di restauro di quella che fu la dimora dell’araldo civico durante il dominio della Serenissima, l’Assessora alla Cultura si esprimeva a mezzo stampa dicendo chiaramente di voler riaprire al pubblico quanto prima questo spazio, la cui sistemazione è costata alle casse comunali 330.000€, e di volerne affidare la gestione all’Ente Palio, unitamente alla Torre Civica che ne consente l’accesso. Aggiungeva, inoltre, che questi luoghi sarebbero stati inseriti in un progetto più ampio di “museo diffuso”, assieme non solo a Casa Giorgione e al Duomo, ma anche allo Studiolo di Vicolo dei Vetri e a Casa Costanzo, nonché a Palazzo Soranzo Novello.

A maggio 2022 pare chiaro, però, che le azioni della Giunta non stiano andando esattamente in questa direzione.

Palazzo Soranzo Novello? Dopo gli ottimi spunti raccolti al convegno “Ideare il museo” voluto dall’ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori della provincia di Treviso, non ci risulta che si siano fatti passi avanti.

Casa Costanzo? Le ultime novità lasciano allibiti, dicono che l’amministrazione l’abbia individuata come sede di uffici comunali.

Lo Studiolo di Vicolo dei Vetri? Un piccolo scrigno sepolto. Aperto occasionalmente, meglio raramente, e con scarsa se non nulla pubblicità.

Beh, saranno visitabili almeno la Torre Civica e l’annessa Casa del Trombetta allora, oltre al Museo Giorgione – di cui avevamo proposto di valutare il prolungamento delle aperture – e il Duomo che custodisce la Pala dello stesso pittore.  Purtroppo, no.

Da quel poco che abbiamo appreso dall’avviso esplorativo che il Comune aveva pubblicato per affidare la gestione di questi e dello Studiolo di Vicolo dei Vetri – ma che poi è scomparso dal sito comunale! – e da quanto ci è stato detto nell’ultima Commissione IV, sappiamo solo che probabilmente non sarà l’Ente Palio l’affidatario e che questi spazi non hanno riaperto il 15 marzo come indicato dallo schema di convenzione allegato all’avviso.

Da allora sono passati parecchie settimane di bel tempo e ponti più o meno lunghi, tra Pasqua e il 25 aprile unito a San Liberale, poi il 1° maggio e ancora altri fine settimana di mercatini e qualche altra iniziativa in piazza Giorgione: tutte occasioni perse per visitare e far visitare i nostri siti culturali.

Quante persone avrebbero potuto e voluto potenzialmente salire sulla Torre Civica e godere del panorama che offre o anche solo scoprire il piccolo scrigno dello Studiolo di Vicolo dei Vetri? Meglio non chiederselo, ma chiedere a gran voce che quella prospettiva dall’alto, capace di larghe vedute, la assumano presto i nostri amministratori locali, perché non c’è più nulla che ostacoli la riapertura di queste nostre attrazioni, né i lavori in corso né le restrizioni covid né il fatto che in Torre non è presente alcun tipo di riscaldamento. Manca “solo” la capacità di gestire il patrimonio che abbiamo ricevuto in dote e quella di dialogare con le associazioni e le realtà attive a Castelfranco Veneto per valorizzare questi beni e far crescere il territorio.

Aspettiamo che un qualche araldo civico annunci la riapertura, magari entro la Festa della Repubblica.

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