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NOI LA
CIVICA

Il DG dell’ULSS 2 in trasferta ovunque richiesto: e a Castelfranco?

Noi a Castelfranco stiamo aspettando il dottor Benazzi in Consiglio dalla fine del 2020.

Il 28 marzo è stato in Consiglio Comunale a Cornuda dove ha annunciato “una grandinata di milioni di Euro tra il 2022 e il 2023 per l’ospedale di Montebelluna”. Il 7 aprile è intervenuto in Commissione Sanità a Montebelluna dove ha annunciato una serie di novità fra cui un parcheggio a tre piani, sei nuove sale operatorie, un nuovo mammografo e lavori antisismici.

A inizio maggio era a Oderzo a un incontro pubblico dove parlava di sanità della Marca e ora leggiamo sui quotidiani che il Direttore dell’ULSS 2 è stato invitato in Consiglio Comunale il 25 maggio anche a Gaiarine, per parlare dei problemi locali della sanità e dei disagi dei cittadini. A questo punto ci aspettiamo che il dottor Francesco Benazzi sia presente anche nel prossimo Consiglio Comunale di Castelfranco Veneto.

Ci auguriamo che questa lunga “latitanza” finisca davvero, Covid o non Covid, perché la Mozione con cui abbiamo chiesto al Sindaco di invitarlo in Municipio a parlare della situazione dei servizi ospedalieri, ha ricevuto una risposta veramente incredibile. A noi consiglieri di minoranza è stato detto che era meglio lasciar stare Benazzi e invitare Flor, il Direttore generale della sanità di tutto il Veneto. Ma il Dirigente regionale tutto magari saprà di Azienda Zero, ma che sappia tutto del nostro San Giacomo dubitiamo fortemente. Perché noi vogliamo sapere del Pronto soccorso: corre voce che venga soppresso, visto che non c’è più Ortopedia a Castelfranco, e questo ci preoccupa non poco. Gli allarmi, per lo meno sulla stampa, ci sono. Leggiamo anche oggi, 23 maggio, che il Veneto è al penultimo posto fra le Regioni italiane per numero di medici, che nei reparti di emergenza-urgenza mancano 232 specialisti e che il 70% dei Pronto Soccorso del territorio è gestito da cooperative private.

E poi vogliamo conoscere il destino delle Chirurgie che devono essere assolutamente salvaguardate anche a Castelfranco, insieme alla Radiologia e all’Ostetricia e Ginecologia, vogliamo capire perchè il Direttore della nostra ULSS ha dichiarato che su questo fronte “i problemi riguardano più Castelfranco che Montebelluna”.

Per questo dobbiamo avere una risposta dal diretto responsabile e da questa maggioranza, che deve avere a cuore la salute dei cittadini e non rinviare o evitare il confronto con le opposizioni. La qualità dei servizi sanitari dovrebbe interessare a tutti, non solo alle minoranze: non vogliamo essere informati solo dai giornali ma avere finalmente quell’incontro a livello istituzionale che come Consiglieri Comunali chiediamo ormai da due anni.

E non possiamo accettare che tutto sia ancora giustificato con la pandemia che ha colpito tutte le regioni e non solo il Veneto. Le oltre 5.000 prestazioni da recuperare, nella nostra ULSS, con rinvii e disservizi, sono il pane quotidiano di chi necessita di assistenza e cura. Mesi se non di più di attesa e poi… visite o esami a pagamento – quando si può – per non rischiare di aspettare troppo o di dover convivere a lungo con incertezza e paura per la nostra salute. Una situazione figlia di scelte da valutare finalmente guardando in faccia la realtà e guardando anche al futuro.

(In foto, il tavolo dei relatori preparato in Teatro Accademico dove il Dottor Benazzi era atteso il 14 maggio scorso dal Comitato Borsa di Studio Tumori)

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