Dopo il Consiglio Comunale sulla sanità, 31 maggio 2022 : annotazioni
Potevamo rischiare di parlare solo dei massimi sistemi ma alla fine, stringi stringi, in Consiglio Comunale siamo riusciti a tenere il focus sul nostro Ospedale san Giacomo e sui servizi ospedalieri rimasti ai due presìdi della Destra-Piave, Montebelluna e Castelfranco.
Le relazioni del Direttore Generale della Sanità del Veneto – dottor Luciano Flor – e di quella trevigiana – dottor Francesco Benazzi -, insieme a quella della dottoressa Patrizia Benini, direttrice dello IOV di Padova, hanno evidenziato la necessità degli ospedali di specializzarsi per avere qualità e l’importanza dei servizi territoriali emersa anche causa pandemia. Per loro, nonostante tutto, i dati di assistenza e cura sono confortanti e le liste d’attesa, dovute a mancanza di medici e personale infermieristico, sono fisiologiche e in via di recupero. I posti letto avranno sempre meno importanza, la telemedicina risolverà tanti problemi e tutti potremo cercare le cure nell’ospedale dove i medici sono più bravi e le cure più sicure. Importante è che non ci siano doppioni, che i protocolli vengano rispettati e che tutti possano accedere ai servizi migliori.
Questo per quanto riguarda la teoria. Poi però bisogna scendere nella pratica, perché dal dire al fare magari le cose cambiano. E nella pratica noi della destra-Piave avevamo 2 ospedali generalisti, Montebelluna e Castelfranco, che servivano adeguatamente 250.000 abitanti e ora ne abbiamo in pratica soltanto uno, quello di Montebelluna, che sta scoppiando per la troppa pressione. Forse i doppioni non c’erano, se solo ora i protocolli non possono essere sempre rispettati e non tutti possono accedere ai servizi in tempi umani.
E allora abbiamo fatto delle domande precise sulla pratica.
La prima. I reparti generalisti rimasti, come la chirurgia o il pronto soccorso, resteranno? La risposta del Direttore Generale della Regione Veneto è stata questa: “Al momento sì”. Che, tradotto, vuol dire “Per ora sì”. E in futuro? Il cronoprogramma definito dalla Giunta Regionale nel 2019 con gli step relativi al passaggio di quasi tutti i reparti castellani allo IOV non è stato cambiato. Resteranno?
La seconda. A Castelfranco lo IOV resterà oppure, alla conclusione dei lavori del nuovo Ospedale di Padova, rientrerà nel capoluogo padovano? La dottoressa Benini e il dottor Flor rispondono affermativamente, lo IOV non lascerà Castelfranco. Ma noi non siamo ancora a conoscenza di alcuna delibera, di alcun documento, che avvalorino questa affermazione. Al momento è così.
E qui emerge il vero nodo: perché le scelte le fa la politica – lo ha detto chiaramente anche Flor – e i Direttori Generali eseguono.
La Giunta Galan aveva scelto di potenziare il sistema ospedaliero Destra-Piave di Castelfranco-Montebelluna dopo il taglio di 4 ospedali. Ci aveva “specializzati” creando “un unico ospedale con due gambe”, uno per le alte specialità e uno per i servizi più di base, evitando i doppioni e garantendo qualità con servizi di eccellenza. E c’era la fila per venire a lavorare negli ospedali dell’ULSS 8.
La Giunta Zaia ha scelto di potenziare il servizio ospedaliero del capoluogo, con un grande ospedale a Treviso, e di investire negli ospedali di territorio della Sinistra-Piave: Conegliano, Vittorio Veneto, Oderzo, che saranno oggetto di forti investimenti strutturali. Questo è stato deliberato.
E’ stata una scelta politica, che sta portando le sue conseguenze. I Direttori Generali devono attuarla, devono seguire le direttive che la politica regionale detta e così stanno facendo. Alla domanda precisa sulla possibilità di avere un aumento di sale operatorie a Castelfranco, punto molto dolente per la tempestività degli interventi e delle cure, il dottor Benazzi non si è nemmeno dato la pena di rispondere. Ma aveva già affermato che il potenziamento interesserà solo Montebelluna.
Castelfranco non viene presa in considerazione nemmeno alla luce delle difficoltà di questi due anni di pandemia, con rinvii continui di interventi già programmati anche a Montebelluna e difficoltà enormi a gestire le emergenze. Le schede della Giunta Regionale dicono che a Castelfranco un potenziamento dell’ospedale generalista non è nei programmi. I Direttori Generali non possono farci niente.
Ma la politica sì. E allora la prossima volta in Consiglio Comunale chiederemo la presenza della Giunta Zaia, della Quinta Commissione, e anche del nostro Consigliere Regionale castellano, Nazzareno Gerolimetto: perché lui, in Regione, questi provvedimenti li vota.